Raggi UVA, UVB e UVC: che differenza c’è

Airveber > Non categorizzato  > Raggi UVA, UVB e UVC: che differenza c’è

Raggi UVA, UVB e UVC: che differenza c’è

Tutte le radiazioni sono una forma di energia, la maggior parte delle quali è invisibile all’occhio umano. I raggi UV sono una forma di radiazione, misurata su una scala scientifica chiamata spettro elettromagnetico. In particolare, sono la porzione di spettro elettromagnetico posta tra i raggi X (utilizzati in radiologia) e la luce visibile (quella emessa, ad esempio, dalle luci di casa).

Raggi UV: che cosa sono?

I raggi ultravioletti (UV) sono una forma di radiazione elettromagnetica che proviene dal sole e da fonti artificiali come le lampade abbronzanti e le torce per la saldatura.

Per radiazione si intende infatti l’emissione di energia da qualsiasi fonte. Esistono molti tipi di radiazioni, che vanno dalle radiazioni ad alta frequenza come i raggi X e i raggi gamma alle radiazioni a bassa frequenza come le onde radio. I raggi UV sono al centro di questo spettro.

In base alla quantità di energia, esistono diversi tipi di raggi UV. I raggi UV ad alta energia sono una forma di radiazione ionizzante: hanno dunque energia sufficiente per rimuovere un elettrone da un atomo o una molecola. Le radiazioni ionizzanti possono danneggiare il DNA cellulare, e favorire l’insorgenza di tumori. Tuttavia, anche i raggi UV più carichi d’energia non possono penetrare in profondità, e “limitano” dunque il loro effetto alla pelle.

Le tipologie di raggi UV

I raggi UV si dividono in tre grandi gruppi:

  • i raggi UVA sono i raggi a minor energia. Possono far invecchiare le cellule della pelle e possono causare danni indiretti al loro DNA. Principalmente associati alla comparsa di macchie solari e rughe, si pensa che abbiano anche un ruolo nell’insorgenza di alcuni tumori cutanei;
  • i raggi UVB hanno un’energia leggermente maggiore rispetto ai raggi UVA. Possono danneggiare direttamente il DNA delle cellule cutanee, provocano scottature, e sono i raggi UV maggiormente associati al rischio di tumori cutanei;
  • i raggi UVC hanno più energia rispetto agli altri tipi di raggi UV. Reagiscono con l’ozono presente nell’atmosfera e non raggiungono il suolo, quindi normalmente non sono un fattore di rischio per il cancro della pelle. Tuttavia possono provenire anche da fonti artificiali come le torce per la saldatura ad arco e le lampade utilizzate per uccidere batteri e germi, a cui bisogna prestare molta attenzione.

Raggi UVA: che cosa sono

La radiazione UVA costituisce il 95% di tutti i raggi UV che raggiungono la superficie terrestre. Capaci di passare anche attraverso i vetri, questi raggi sono i responsabili dell’abbronzatura e sono la principale radiazione utilizzata in lampade e lettini abbronzanti. Causano quasi tutte le manifestazioni di invecchiamento della pelle, rughe comprese, danneggiano il collagene e l’elastina e generano i radicali liberi. Non solo: secondo le ricerche più recenti, in associazione con i raggi UVB possono portare all’insorgenza di tumori della pelle.

Raggi UVB: che cosa sono

La radiazione UVB costituisce solo il 5% dei raggi UV provenienti dal sole, ma presenta un contenuto d’energia elevato. Pur non penetrando così in profondità come i raggi UVA, i raggi UVB possono danneggiare gli strati superiori della pelle in quanto causano mutazioni del DNA (aumentando il rischio di melanoma e altri tipi di cancro della pelle). Inoltre possono favorire l’insorgenza della cataratta, che si verifica quando le proteine del cristallino vengono danneggiate.

Raggi UVC: che cosa sono

L’UVC ha la lunghezza d’onda più corta tra le varie forme di raggi ultravioletti: più corta è la lunghezza d’onda, più dannosa è la radiazione UV. Tuttavia, gli UVC non sono in grado di penetrare nell’atmosfera terrestre: sebbene siano i più pericolosi, non costituiscono dunque un rischio per la maggior parte delle persone in quanto le emissioni UVC vengono completamente assorbite dallo strato di ozono.

Sebbene i raggi UVC presenti in natura non permeano l’atmosfera terrestre, esistono sorgenti artificiali di radiazioni UVC che possono essere pericolose se non utilizzate correttamente. Le persone che devono preoccuparsi delle radiazioni UVC sono quindi quelle che lavorano con torce per saldatura, lampade al mercurio e con l’illuminazione UVC a effetto germicida.

Utilizzi delle tipologie di raggi UV

La radiazione UV è ampiamente utilizzata nei processi industriali e negli studi medici e dentistici per una varietà di scopi, come l’uccisione di batteri, la creazione di effetti fluorescenti, l’indurimento di inchiostri e resine, la fototerapia e l’abbronzatura. Diverse lunghezze d’onda e intensità UV vengono utilizzate per scopi diversi.

Alcuni degli usi più comuni della luce UV includono:

  • l’illuminazione: ovviamente lo scopo primario delle lampade è quello di illuminare, con le lampade UV che offrono luce brillante ed efficiente dal punto di vista energetico in molti settori come le produzioni in camera bianca e le ispezioni;
  • le insegne luminose, per scopi di marketing e di sicurezza (es. uscite d’emergenza);
  • la retroilluminazione: le lampade UV vengono utilizzate nell’industria avionica e aerospaziale, fornendo un’illuminazione affidabile nelle cabine e negli abitacoli degli aerei;
  • l’indurimento di inchiostri, rivestimenti e finiture, specie in ambito industriale, automobilistico e aerospaziale;
  • l’abbronzatura: le lampade UV sono la tecnologia principale all’interno dei saloni per l’abbronzatura artificiale;
  • la fototerapia: le lampade UV hanno effetti benefici su una serie di malattie della pelle come acne, ittero, psoriasi ed eczema;

l’uccisione dei germi: le lampade germicide UVC sono progettate per replicare la radiazione UVC, che ha dimostrato di avere efficaci proprietà di sterilizzazione e disinfezione. Oggi, le lampade UVC vengono infatti impiegate per la sanificazione di acqua, aria e superfici varie.